Altro che crisi, gli influencer in Italia guadagano cifre esorbitanti: quanto gli spetta di pensione

Gli influencer guadagnano cifre esorbitanti e non si può parlare di crisi. È prevista anche una pensione: ecco quanto gli spetta.

Stiamo tutti assistendo a ciò che sta accadendo nel mondo dei social media nella nuova era dei creatori di contenuti e a come gli influencer li stanno utilizzando per fare fortuna. Negli ultimi anni, il panorama dell’influencer marketing si è evoluto in modo radicale e il potenziale di guadagno di tutte queste figure è salito alle stelle, al di là di qualche voce di crisi.

Fedez, Chiara Ferragni e Khaby Lame
Altro che crisi, gli influencer in Italia guadagano cifre esorbitanti: quanto gli spetta di pensione (Ansa) Altro che crisi, gli influencer in Italia guadagano cifre esorbitanti: quanto gli spetta di pensione

La società di strategia e comunicazione digitale DeRev ha aggiornato la mappa dei compensi sui social media degli influencer, suddividendo la categoria in cinque campioni: nano influencer, micro influencer, mid-tier influencer, macro influencer, mega influencer e celebrity.

Ognuno di loro percepisce un compenso diverso in base ai contenuti pubblicati sui rispettivi canali social. Il giro di affari è molto grande, ma è importante notare che le tariffe dei creator possono variare a seconda del settore, delle partnership con i marchi e della capacità dell’influencer di negoziare le tariffe. Andiamo a vedere nel dettaglio.

Quanto guadagna un influencer in Italia: le cifre dipendono dai social

La quantità di denaro che guadagnano gli influencer in Italia dipende da diversi fattori, tra cui il numero di follower, il tasso di coinvolgimento, la nicchia e il tipo di collaborazioni che stabiliscono con i brand. Gli influencer possono anche guadagnare entrate aggiuntive attraverso il marketing di affiliazione, linee di prodotti, apparizioni a pagamento e altre iniziative.

Entrando nel dettaglio sulle singole piattaforme, su Facebook il valore del contenuto continua a scendere. Per cercare di ottenere più di 50 euro a post, bisogna contare su almeno 50mila follower. Gli introiti sono dimezzati anche per coloro che hanno più di 3 milioni di follower. Un discorso a parte bisogna fare per Instagram, che si conferma il social più redditizio per i creator proprio come YouTube. Un influencer con 10-50mila follower può prendere tra 350 e 1.000 euro per singolo post.

Donna con soldi in mano
Quanto guadagna un influencer in Italia: le cifre dipendono dai social – webquiz.it

Belle cifre sono percepite anche su TikTok dove coloro che hanno un bacino tra i 5 e 10mila follower possono guadagnare dai 50 ai 250 euro per post. Crescono anche coloro che fanno parte dei micro e dei mid-tier influencer che arrivano a percepire rispettivamente tra i 250 e 750 euro a post, a 750-3mila euro, molto di più rispetto allo scorso anno.

Per quanto riguarda YouTube, bisogna registrare una lieve battuta di arresto, anche se rimane la piattaforma dove girano più soldi per i contenuti pubblicati. Tutte le categorie hanno subito una contrazione, tranne per quanto riguarda i nano influencer. Entrando nello specifico, coloro che hanno 1 milioni di seguaci possono incassare dai 25mila ai 75mila euro per un post.

Pensione per gli influencer in Italia: come funziona con l’INPS

L’INPS ha pubblicato una nuova circolare in merito all’inquadramento previdenziale e contributivo degli imprenditori digitali. Il testo stabilisce che l’attività dei creator è svolta nel modo in cui gli elementi organizzativi hanno la meglio su quelli personali, proprio per questo motivo viene configurata come attività imprenditoriale. Di conseguenza, quindi, stando a quanto comunicato dall’INPS, vi è l’obbligo di iscrizione alla Camera di commercio industria artigianato e agricoltura, dell’avere un codice Ateco e di iscrizione alla Gestione speciale autonoma.

Soldi e scritta su un tavolo
Pensione per gli influencer in Italia: come funziona con l’INPS – webquiz.it

All’interno della Gestione speciale autonoma vi rientrano anche le attività che riguardano la conduzione di campagne di marketing e altri servizi pubblicitari, nel caso in cui dovessero essere esercitate in forma di impresa. Se l’attività non è esercitata in forma di impresa, i compensi degli influencer rientrano nella categoria dei redditi di lavoro autonomo, ma resta comunque l’obbligo di iscrizione alla Gestione separata.

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